giovedì 23 luglio 2009

TUTTO PASSA

Panta rei os potamòs (dal greco πάντα ῥεῖ), tradotto come “Tutto scorre come un fiume” è il celebre aforisma attribuito ad Eraclito. L'espressione proviene da un frammento del trattato sulla natura “Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell’ impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va”. In questo frammento Eraclito sottolinea come l'uomo non possa mai ripetere la stessa esperienza per due volte poiché egli è sottoposto alla legge inesorabile del tempo, ed è proprio vero: tutto scorre, tutto muta, tutto si evolve...
Tutto è destinato a cambiare, il tempo passa inesorabile e noi assistiamo impotenti a questi cambiamenti e alla velocità con cui tutto passa. Sembrava ieri … il ricordo di un vissuto lontano e ti rendi conto che è trascorso un pezzo di vita, ti rendi conto di quanto sia breve la vita!!!
Non è una riflessione pessimistica, ma una costatazione della realtà, che purtroppo non ci porta da nessuna parte se non alla necessità di dare un significato più profondo al nostro vivere.
Nei momenti brutti della nostra vita pensare che il tempo passa ci può aiutare, ci aiuta ad affrontare le situazioni difficili, ma in altri momenti ci deve spingere a vivere pienamente e consapevolmente, ad assaporare ogni attimo della vita perché il tempo, considerando come ci sfugge, … è prezioso!

Poiché il tempo non è una persona
che potremmo raggiungere sulla strada
quando se ne sarà andata,
onoriamolo con letizia e allegrezza di spirito
quando ci passa accanto.
Wolfgang Goethe

Siccome una giornata bene spesa dà lieto dormire,
così una vita bene usata dà lieto morire.
Leonardo Da Vinci

Il tempo è la forma in cui noi diventiamo padroni e consci
del nostro essere spirituale,
della nostra natura vivente,
opposta alla morta materia e alla rigida meccanica.
Quel che noi siamo,
lo diventiamo non solo nel tempo, ma grazie al tempo.
Non solo siamo la somma dei singoli momenti della nostra vita,
ma il prodotto dei nuovi aspetti che essi acquistano ad ogni nuovo momento.
L’esistenza riceve vita solo dalla prospettiva
di un presente che risulta dal nostro passato.
Non c’è felicità fuori dal ricordo.


venerdì 3 luglio 2009

BENVENUTO Lorenzo

Piccolo, magrolino …e tanto bello!
Hai già trovato posto nei pensieri e nel cuore di tutti noi.
Oggi compi un mese e pare che solo adesso sei in grado di soffermare lo sguardo sulle cose che ti circondano riuscendo a distinguere le immagini e a cogliere i contorni del volto di quelle persone meravigliose che ti stanno accanto.
Mi sono commossa guardando la tua mamma, … come ti sfiora la fronte con le labbra, con quanta dolcezza ti passa la mano sul viso… e tuo padre, sembra voglia proteggerti dal mondo, ti avvolge con le braccia per metterti al riparo da ogni pericolo.
Meravigliosi entrambi!
La tua vita è già segnata dalla presenza di un amore immenso, senza tempo e senza misura che ti accompagnerà in ogni momento, durante il cammino della tua vita, che ti auguro serena e felice.
Auguri!


Tre cose ci sono rimaste del paradiso:
le stelle, i fiori e i bambini

Un mercante mandò il figlio ad apprendere il segreto della felicità dal più saggio di tutti gli uomini.
Il ragazzo vagò per quaranta giorni nel deserto, finché giunse a un meraviglioso castello in cima a una montagna. Là viveva il Saggio che il ragazzo cercava.Invece di trovare un sant'uomo, però, il nostro eroe entrò in una sala dove regnava un'attività frenetica: mercanti che entravano e uscivano, ovunque gruppetti che parlavano, una orchestrina che suonava dolci melodie. E c'era una tavola imbandita con i più deliziosi piatti di quella regione del mondo.
Il Saggio parlava con tutti, e il ragazzo dovette attendere due ore prima che arrivasse il suo turno per essere ricevuto.
Il Saggio ascoltò attentamente il motivo della visita, ma disse al ragazzo che in quel momento non aveva tempo per spiegargli il segreto della felicità. Gli suggerì di fare un giro per il palazzo e di tornare dopo due ore. Nel frattempo, voglio chiederti un favore - Concluse il Saggio, consegnandogli un cucchiaino da tè su cui versò due gocce d'olio - Mentre cammini, porta questo cucchiaino senza versare l’olio. Il ragazzo cominciò a salire e scendere le scalinate del palazzo, sempre tenendo gli occhi fissi sul cucchiaino. Trascorse le due ore ritornò al cospetto del Saggio. Allora - gli domandò questi - hai visto gli arazzi della Persia che si trovano nella mia sala da pranzo? Hai visto i giardini che il Maestro dei Giardinieri ha impiegato dieci anni a creare? Hai notato le belle pergamene della mia biblioteca?
Il ragazzo, vergognandosi, confessò di non avere visto niente. La sua unica preoccupazione era stata quella di non versare le gocce d'olio che il Saggio gli aveva affidato. Ebbene, allora torna indietro e guarda le meraviglie del mio mondo - disse il Saggio - Non puoi fidarti di un uomo se non conosci la sua casa.Tranquillizzato, il ragazzo prese il cucchiaino e di nuovo si mise a passeggiare per il palazzo, questa volta osservando tutte le opere d'arte appese al soffitto e alle pareti. Notò i giardini, le montagne circostanti, la delicatezza dei fiori, la raffinatezza con cui ogni opera d'arte disposta al proprio posto. Di ritorno al cospetto del Saggio, riferì particolareggiatamente su tutto quello che aveva visto.Ma dove sono le due gocce d'olio che ti ho affidato? - Domandò il Saggio.Guardando il cucchiaino, il ragazzo si accorse di averle versate.Ebbene, questo è l'unico consiglio che ho da darti - concluse il più Saggio dei saggi - Il segreto della felicità consiste nel guardare tutte le meraviglie del mondo senza dimenticare le due gocce d'olio nel cucchiaino.

Le due gocce d’olio- “ L’Alchimista” di Paulo Coelho