lunedì 24 maggio 2010

I cittadini hanno il diritto di sapere e i giornali hanno il dovere di informare!

La legge sulle intercettazioni si aggiunge al malcostume della Casta o Cricca che scatta e si “innarca” appena si sa qualcosa su eventuali indagini su di loro. Loro che insultano in modo offensivo magistrati e giornalisti. Sono cominciate ad uscire brevi ma significative intercettazioni, ed ecco che questo li ha mandati tutti in bestia. Loro vogliono i magistrati muti e i giornalisti in silenzio. Come può il popolo italiano, dopo il nazifascismo, permettere altre dittature che tolgono ai cittadini libertà di pensiero, libertà di stampa,una giustizia uguale per tutti? Io voglio sapere. E’ un mio diritto, ma pare che in questa legislatura io abbia solo doveri, pagare le tasse e tacere. Io voglio sapere quello che succede veramente, e mi possono pure intercettare, non ho nulla da nascondere. Confido nel Presidente Napolitano, che per questa democrazia ha lottato. Come si fa a parlare di libera stampa se esiste un Ordine dei Giornalisti che può punire in modo insindacabile un suo membro senza che esistano leggi interne chiare al riguardo? Come si fa a parlare di libera stampa quando un potente può sempre trovare un giudice che punisce un giornalista per quello che ha scritto? Qui non si tratta di essere di destra o di sinistra, qui si tratta della soppressione di un diritto fondamentale per la democrazia e il vivere civile. Ci vogliono ingannare nascondendosi dietro la Privacy, ma è una grande vigliaccata di questa maggioranza. Si farebbe un grande favore alla mafia, alla delinquenza, agli affaristi di Stato e a chiunque ha qualcosa da nascondere. Tutti i cittadini ONESTI non devono temere nulla se si comportano come la LEGGE prevede! La libera informazione è condizione primaria per la democrazia a garanzia delle libertà individuali. Il diritto di sapere la verità, o comunque di sapere attraverso diverse fonti libere e incondizionate con il giusto confronto, è il principio essenziale di un paese in cui vige la democrazia e la libertà. Sapere e non sapere, attraverso fonti di informazione condizionate o comunque legate al potere, significa essere condotti per mano ad accettare ogni azione, ogni parola, ogni legge come buona per il proprio benessere, e tanto vige solo nei regimi dittatoriali. Forse in Italia siamo già in un regime, dove uno comanda e tutti gli altri ubbidiscono. La data dell’ inizio del regime? Il giorno della modifica della legge elettorale, con la perdita del diritto di votare con nome e cognome il proprio governante.

Milena Gabanelli: «Con questa legge come faranno i nostri free lance – ma anche quelli di Striscia la notizia e delle Iene – ad entrare nei cantieri e negli ospedali per documentare vicende che stanno molto a cuore dei cittadini?» è l’appello lanciato ai telespettatori dalla Gabanelli