sabato 30 aprile 2011

Mitridatizzazione

L’altra sera Crozza a Ballarò ha parlato della mitridatizzazione degli italiani a tutto ciò che succede giorno dopo giorno. Riflettevo su quanto il termine fosse appropriato! Esso deriva dal re del Ponto Mitridate VI. Questi cercò di costituire un grande regno, comprendente le regioni attorno al mar Nero e l'Anatolia (l'attuale Turchia). In questo suo progetto, che lo vedeva opposto alla sempre più invadente potenza romana, tentò di coinvolgere tutto il mondo greco. Temendo di essere avvelenato a tradimento, fin da giovane, cominciò ad assumere piccolissime dosi di tutti i veleni allora conosciuti, in modo da diventare immune rispetto alla loro azione letale. Fu così che, quando cercò di darsi la morte con il veleno perché era inseguito da vicino dai romani, non riuscì a conseguire il suo scopo e dovette implorare un ufficiale della sua guardia affinché lo uccidesse con la spada. Il termine mitridatizzazione significa, dunque, assuefazione, abitudine, immunizzazione. Proprio come il popolo italiano che, assorbendo, giorno dopo giorno, piccole dosi di idiozie, di falsità e di volgarità, diventa capace di ingoiarne delle quantità massicce senza battere ciglio, senza manifestare il minimo segno di rigetto. Le dosi sono assunte quasi inavvertitamente, attraverso i telegiornali principali, trasmissioni condotte da giornalisti asserviti al potere, politici venduti che raccontano il falso, un Capo che racconta, dice e ritratta, promette, con il carisma tipico dei dittatori! Anche se è pur vero che questa tendenza a farsi mitridatizzare sembra una sorta di malattia genetica del nostro popolo, visto che già è successo con il fascismo. Per liberarsi di quella specie di autoipnosi ci volle la seconda guerra mondiale, con i suoi morti e le devastanti distruzioni. Quello che sta avvenendo in questi ultimi anni e che si accentua ogni giorno di più (attentati continui alla Magistratura, alla Corte Costituzionale, alla Costituzione, alla scuola pubblica, alla libertà di informazione, agli italiani che votano il centrosinistra, agli omosessuali, agli islamici, il modo di trattare i temi di politica estera, e … tant’altro), dovrebbe far sobbalzare ogni persona con un minimo di sensibilità democratica! Di che cosa ha bisogno, oggi, il popolo italiano per 'lavarsi' il cervello dal berlusconismo? L'unico antidoto a questo pericoloso processo di assuefazione è la vigilanza, la consapevolezza che ciò che succede riguarda tutti, la reazione democratica dei cittadini affinché si ribellino al grande imbroglio berlusconiano!

Non è la libertà che manca, mancano gli uomini liberi”. Leo Longanesi

sabato 16 aprile 2011

A mio padre

Oggi ti ho portato un fiore, tu non amavi queste cose, tu eri per le cose importanti … per le cose che contano davvero! Come al solito mi prende l’angoscia, mi si stringe il petto e mi prende la voglia di piangere, perché io non ho saputo perderti con serenità. Non è comprensibile, non è normale perchè è così che va, è così che deve andare! E poi l’età …, come se l’età possa dare il pass senza soffrire! Mi manchi. Mi manca ascoltarti, mi manca la tua presenza forte. Devo a te il mio essere: chi e come; devo a te il mio senso del dovere: forte, radicato, che mi tormenta e genera i sensi di colpa se non faccio o non sono abbastanza! Perché tu eri severo e autorevole e nello stesso tempo sapevi essere affettuoso! Con me hai lottato un po’, io ero un po’ ribelle! Ma come sono vive le tue lezioni di vita, la tua saggezza, il tuo esempio! Nella tua vita sofferta e da solo hai fatto tanto per restare a galla, costruire, trovare la giusta direzione tra le tante derive che la vita ti riservava! Sei stato l’esempio che si può rinascere, si può lottare, non si deve annegare, anche se il mare è grosso! Ho dentro quelle cose che non ti stancavi mai di ripeterci: la forza che viene dal restare uniti, il progresso che viene dallo studio: l’unica ricchezza che genera ricchezza, il fare ogni cosa al meglio, essere il meglio di qualsiasi cosa si è! Le tue parole di orgoglio per i nostri figli! E’ a te che ho pensato e penso nei momenti di fragilità! E’ a te che penso nei momenti in cui le mie forze si affievoliscono, è a te che penso quando parlo dei valori della vita con i miei figli e con i miei alunni! Grazie, mio caro padre!

martedì 12 aprile 2011

Sull'importanza dell'educazione!

"Con i loro figli gli uomini possono sbagliare in tre modi:

perchè trascurano del tutto la loro educazione,

perchè si accorgono troppo tardi dell'importanza di questa

o perchè i maestri ai quali li affidano

insegnano loro cose che non servono.



Vi sono persone il cui animo gretto impedisce loro

di assumere un insegnante qualificato

e così avviene che pagano più per uno scudiero

che per l' insegnante del proprio figlio.


Volesse il cielo che fossero meno numerosi coloro

che spendono di più per i capricci

che per l'educazione dei propri figli" .



Erasmo da Rotterdam

"L'educazione precoce e liberale dei fanciulli" 1529