mercoledì 22 febbraio 2017

In memoria di Mario Lodi

Mario Lodi racconta che alcuni suoi alunni rifiutavano di fare le gare perché avevano prestazioni scarse e sapevano già in partenza che loro non avrebbero vinto .
Nacque allora il principio secondo cui vinceva chi avesse aumentato il proprio record personale, anche se era inferiore al record massimo conseguito da altri ragazzi.
Vinceva chi progrediva, non contava il valore assoluto ma il progresso fatto dall’individuo. Quindi la vittoria era il superamento dei propri limiti.