martedì 12 gennaio 2010

E' iniziato un nuovo anno

Abbiamo iniziato un nuovo anno, a fare un rendiconto di quello passato e a tracciare propositi e idee da attuare in quello in corso. Ci ritroviamo a tirare un bilancio di ciò che è accaduto. In realtà il tempo scorre e a noi non ci rimane che analizzare il nostro vissuto e illuderci che l’anno in corso sia diverso e/o migliore. L'anno trascorso è stato un anno particolarmente intenso di eventi non proprio positivi. Una profonda crisi finanziaria ci ha consegnato un mondo impoverito nell'anima e nelle tasche e precario nel lavoro e nelle idee. Ci ritroviamo a vivere un individualismo estremo che ci costringe ad una perenne conflittualità con il nostro prossimo. Ci autorizza ad assumere atteggiamenti di razzismo estremo senza essere condannati da nessuno, nemmeno da noi stessi. Il principio della solidarietà sembra ormai aver abbandonato il nostro comune sentire e viviamo, sopportando il trascorrere del tempo e degli eventi, non curandoci affatto di chi, nel frattempo, è rimasto spogliato di ogni dignità e diritto, perché senza lavoro e dimenticato dalla società, ... non è più un suo problema, la crisi è un problema mondiale e quindi … di nessuno!!! La tendenza del nostro sistema è ormai scaricare queste persone, che perdono lavoro, come dei sacchetti di sabbia da una mongolfiera, che deve riprendere quota, per riprendersi dai soldi sperperati dalla casta di dirigenti e politici, governanti senza scrupoli e senza rispetto. Domani leggerò in classe l’'art.1 della nostra Costituzione:" L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” Non potrò dire che è un principio che in troppi fanno finta di non sapere! Anzi è un principio scomodo, che va rivisto, o come afferma il ministro Brunetta “Stabilire che l'Italia e' una Repubblica democratica fondata sul lavoro non significa assolutamente nulla", secondo lui, inoltre, la riforma della Costituzione dovrà riguardare anche la prima parte, "a partire dall'articolo 1", e non solo la seconda! Penso che parole o commenti siano superflui! Dedico solo un augurio e un pensiero felice per il 2010 a tutti coloro che adesso guardano la vita con poca fiducia nel futuro, con la paura del domani e mi auguro che le coscienze di chi è stato più fortunato si rinsaldino tra loro, così da permettere a tutti di credere ancora in un mondo migliore, destinato a tutti e non a pochi!