lunedì 25 novembre 2013

"Per tutte le violenze consumate su di Lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l'ignoranza in cui l'avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le ali che le avete tagliato,per tutto questo:in piedi, Signori, davanti ad una Donna."
(William Shakespeare)

venerdì 22 novembre 2013

La crisi

“Non possiamo pretendere che le cose cambino,
se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall’angoscia
come il giorno nasce dalla notte oscura....
E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere “superato”.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni.
La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza.
L’inconveniente delle persone e delle nazioni
è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d’uscita.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine,
una lenta agonia.
Senza crisi non c’è il merito.
E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno,
perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze.
Parlare di crisi significa incrementarla,
e tace nella crisi è esaltare il conformismo.
Invece, lavoriamo duro.
Finiamola uno volta per tutte con l’unica crisi pericolosa,
che è la tragedia di non voler lottare per superarla.”
-Albert Einstein-

mercoledì 20 novembre 2013

Giornata Internazionale dei Diritti dell'Infanzia

 "Sap­pi­ate, dunque, che non c’è nulla di più ele­vato, di più forte, di più sano e di più utile nella vita che un bel ricordo, spe­cial­mente se è un ricordo dell’infanzia, della casa, di per­sone care… Se un uomo riesce a rac­cogliere molti di questi ricordi per por­tarli con sé nella vita, egli è salvo per sem­pre. E anche se uno solo di questi ricordi rimane con noi, nel nos­tro cuore, anche quello solo può essere un giorno la nos­tra salvezza."
 Fedor Dos­to­evskij - I fratelli Kara­ma­zov

sabato 16 novembre 2013

La mia idea di vita...

"La mia idea di vita è la sobrietà. Concetto ben diverso da austerità, termine che avete prostituito in Europa, tagliando tutto e lasciando la gente senza lavoro. Io consumo il necessario ma non accetto lo spreco. Perché quando compro qualcosa non la compro con i soldi, ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli. E il tempo della vita è un bene nei confronti del quale bisogna essere avari. Bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e ci motivano. Questo tempo per se stessi io lo chiamo libertà. E se vuoi essere libero devi essere sobrio nei consumi. L’alternativa è farti schiavizzare dal lavoro per permetterti consumi cospicui, che però ti tolgono il tempo per vivere."
 José “Pepe” Mujica, Presidente dell’Uruguay
 Tratto da La felicità al potere, di Riccardo Staglianò su Il Venerdì di Repubblica del 8/11/2013

venerdì 15 novembre 2013

La mia anima

La mia anima ha la tristezza della pioggia serena,
tristezza rassegnata di cosa irrealizzabile,
ho all’orizzonte una stella accesa
e il cuore mi impedisce di contemplarla.
 Federico Garcia Lorca

sabato 9 novembre 2013

Lo spreco della vita

Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare,
nel potere che non si è saputo utilizzare,
nell’egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che,
evitandoci un dispiacere,
ci ha fatto mancare la felicità.
 Oscar Wilde

lunedì 4 novembre 2013

Inganno

Spesso le persone sono molto diverse da come credi che siano.
Questo perché si tende a interpretarle con il proprio modo di pensare, con la propria sensibilità. Bisognerebbe stare a guardarle,
come si fa con una rappresentazione teatrale,

senza commenti, se non alla fine, quando lo spettacolo si è concluso.
E. P. Melodia

domenica 3 novembre 2013

Il dolce aroma del caffè

Una figlia si lamentava con suo padre circa la sua vita e di come le cose le risultavano tanto difficili.
Non sapeva come fare per proseguire e credeva di darsi per vinta. Era stanca di lottare.
Sembrava che quando risolveva un problema, ne apparisse un altro. Suo padre, uno chef di cucina, la portò al suo posto di lavoro.
Lì riempì tre pentole con acqua e le pose sul fuoco.
Quando l’acqua delle tre pentole stava bollendo, in una collocò alcune carote, in un’altra collocò delle uova e nell’ultima collocò dei grani di caffè.
Lasciò bollire l’acqua senza dire parola. La figlia aspettò impazientemente, domandandosi cosa stesse facendo il padre….
Dopo venti minuti il padre spense il fuoco.
Tirò fuori le carote e le collocò in un piatto. Tirò fuori le uova e le collocò in un altro piatto.
Finalmente, colò il caffè e lo mise in una scodella.
Guardando sua figlia le disse: “Cara figlia mia, carote, uova o caffè?”
La fece avvicinare e le chiese che toccasse le carote, ella lo fece e notò che erano soffici;
dopo le chiese di prendere un uovo e di romperlo, mentre lo tirava fuori dal guscio, osservò l’uovo sodo. Dopo le chiese che provasse a bere il caffè, ella sorrise mentre godeva del
suo ricco aroma. Umilmente la figlia domandò: “Cosa significa questo, padre?”
Egli le spiegò che i tre elementi avevano affrontato la stessa avversità, “l’acqua bollente”, ma avevano reagito in maniera differente. La carota arrivò all’acqua forte, dura, superba; ma dopo avere passato per l’acqua, bollendo era diventata debole, facile da disfare.
L’uovo era arrivato all’acqua fragile, il suo guscio fine proteggeva il suo interno molle,
ma dopo essere stato in acqua, bollendo, il suo interno si era indurito. Invece, i grani di caffè, erano unici: dopo essere stati in acqua, bollendo,avevano cambiato l’acqua.
“Quale sei tu figlia?” le disse.
“Quando l’avversità suona alla tua porta; come rispondi?”
“Sei una carota che sembra forte ma quando i problemi ed il dolore ti toccano, diventi debole e perdi la tua forza?”
“Sei un uovo che comincia con un cuore malleabile e buono di spirito, ma che dopo una morte, una separazione, un licenziamento, un ostacolo durante il tragitto, diventa duro e rigido?
Esternamente ti vedi uguale, ma dentro sei amareggiata ed aspra, con uno spirito ed un cuore indurito?”
“O sei come un grano di caffè? Il caffè cambia l’acqua, l’elemento che gli causa dolore. Quando l’acqua arriva al punto di ebollizione il caffè raggiunge il suo migliore sapore.”
“Se sei come il grano di caffè, quando le cose si mettono peggio, tu reagisci in forma positiva, senza lasciarti vincere, e fai sì che le cose che ti succedono migliorino, che esista sempre una luce che, davanti all’avversità, illumini la tua strada e quella della gente che ti circonda”.
Per questo motivo non mancare mai di diffondere con la tua forza e la tua positività, “il dolce aroma del caffè”
Dal web

venerdì 1 novembre 2013

Ci vuole coraggio

Perchè a volte ci vuole il coraggio di essere davvero felici, di raccogliere un momento ordinario e trasformarlo in epico. Ci vuol coraggio a ridere di gusto di fronte a questa vita, ci vuole forza per scartare il negativo e portar dentro solo il meglio, conservare solo l’essenza della gioia. E quel coraggio ce l’abbiamo dentro, è tutta una questione di scelta.
Anton Vanlight (da Mai troppo folle)