venerdì 28 febbraio 2014

Ciò che contraddistingue ...

"Ciò che contraddistingue le menti veramente originali non è l'essere i primi a vedere qualcosa di nuovo, ma il vedere come nuovo ciò che è vecchio, conosciuto da sempre, visto e trascurato da tutti"
F. Nietzsche

Le sconfitte non sono irreparabili

Appartiene alla mia natura non considerare irreparabili le sconfitte. I film che preferisco sono quelli in cui il protagonista perde tutto, ma arrivato sull'orlo del baratro fa un passo indietro e incomincia la rimonta.
 Fai bei sogni di Massimo Gramellini

Se stimi una persona ...

Se stimi una persona e vuoi che lo sappia
non c’è bisogno di parole o celebrazioni.
Trattala con rispetto e vedrai,

il tuo sentire sarà trasparente come acqua limpida.
Fidati. Non esiste una dimostrazione migliore.
 Anton Vanligt, Mai Troppo Folle

Gli insegnanti ideali

Gli insegnanti ideali sono quelli che si offrono come ponti verso la conoscenza e invitano i loro studenti a servirsi di loro per compiere la traversata; poi, a traversata compiuta, si ritirano soddisfatti, incoraggiandoli a fabbricarsi da soli ponti nuovi.
 Nikos Kazantzakis

Il potere di scegliere

"Nessuno ci fa del male: siamo noi che ci facciamo del male perchè facciamo cattivo uso del grande potere che abbiamo dentro di noi, il potere di scegliere".
 J. Martin Kole

lunedì 17 febbraio 2014

L'angelo

Malba Tahan racconta la storia di un uomo che incontrò un angelo nel deserto e gli offrì un po’ d’acqua. "Sono l’angelo della morte e sono venuto a prenderti", disse l’angelo. "Ma, poiché sei stato buono, ti presterò il Libro del Destino per cinque minuti. Puoi modificare ciò che vuoi".
L’angelo gli consegnò il libro. Sfogliandone le pagine, l’uomo potè leggere la vita dei suoi vicini. Ne fu scontento: “queste persone non meritano delle cose tanto belle", pensò. Impugnò la pe...nna e cominciò a peggiorare la vita di ciascuno di loro.
Giunse, infine, alla pagina del proprio destino. Vide il finale tragico, ma quando si accingeva a cambiarlo, il libro scomparve. I cinque minuti erano ormai passati.
E l’angelo, all’istante, portò via l’anima di quell’uomo.
 Possiamo decidere di trascorrere il nostro tempo, cercando di danneggiare gli altri o provando a migliorare noi stessi! A NOI LA SCELTA!

venerdì 14 febbraio 2014

Ventuno lettere

«Abbiamo solo ventuno lettere, ha detto il maestro.
Con quelle dovremo fare tutto: ridere, piangere, consolare, amare, contraddirci. Dire quando siamo felici, non far capire quando non lo siamo piú, ingoiare una parola che potrebbe ferire,
tenercene una tra le mani come una cosa fragilissima e preziosa».
 "La vita non è in ordine alfabetico" di Andrea Bajani

Insegnare e apprendere

Insegnare e apprendere non sono sinonimi: possiamo insegnare - e insegnare bene - senza che gli studenti imparino.
Bodner

mercoledì 12 febbraio 2014

La mia libertà interiore

"La certezza della mia libertà interiore... questo bene prezioso, inalterabile, e che dipende solo da me perdere o conservare. La convinzione che le passioni spinte al parossismo come capita ora finiscono poi per placarsi. Che tutto ciò che... ha un inizio avrà una fine. In poche parole, che le catastrofi passano e che bisogna cercare di non andarsene prima di loro, ecco tutto. Perciò, prima di tutto vivere: Primum vivere. Giorno per giorno. Resistere, attendere, sperare".
Irène Némirovsky, Suite francese

Nel mare ...

Nel mare puoi trovare centinaia di conchiglie differenti. ma solo dentro te stesso potrai trovare la determinazione e la perseveranza per conquistare quelle pochissime perle preziose che si nascondono in quel mare di conchiglie.
E nonostante le tempeste e quando tutto sembrerà ormai perduto, c’è sempre la speranza, una forza incredibile e inaspettata che ti farà ricominciare e che soffierà lontano gli ostacoli e tutto quanto ti preoccupava e ti spaventava.
 Marcio Kuhne

sabato 8 febbraio 2014

I sogni


Non lasciate mai che qualcuno sgualcisca i vostri sogni. Se dovesse accadere, raccoglieteli da terra come fareste con un foglio di carta pieno di vostre cose care che qualcuno ha accartocciato e gettato via lontano. Riaprite quel foglio e accarezzatelo. Sembrerà più "vissuto", è vero. Ma ciò che era scritto è ancora lì. Più forte di prima.
Angelo De Pascalis

L'anello

…."C’era una volta un giovane che andò da un saggio in cerca di aiuto: “Sono venuto qui, maestro, perché mi sento così inutile che non ho voglia di fare nulla. Mi dicono che sono un inetto, che sono incapace, maldestro e stupido. Come posso migliorare? Cosa posso fare affinché mi apprezzino di più?”.
Il maestro gli rispose distrattamente, senza nemmeno guardarlo: “mi dispiace, ragazzo, non posso aiutarti perché prima ho un problema da risolvere. Dopo magari…” fece una pausa e poi aggiunse: “ma se tu mi aiutassi magari potrei risolvere il mio problema più in fretta e poi aiutare te”.
“Con piacere, maestro” disse il giovane esitante e un po’ deluso perché la soluzione del suo problema era stata nuovamente rimandata.
“Bene” continuò il maestro, togliendosi dal dito un anello e porgendolo al ragazzo “prendi il cavallo e va’ al mercato. Ho bisogno di vendere questo anello perché devo pagare un debito. Vorrei ricavarne una buona sommetta per cui non accettare meno di una moneta d’oro. Va’ e torna con la moneta d’oro il più presto possibile”.
Il giovane prese l’anello e partì. Appena fu giunto al mercato iniziò ad offrire l’anello ai mercanti che lo guardavano con un certo interesse finché non diceva il prezzo.
Quando il giovane menzionava la moneta d’oro alcuni si mettevano a ridere, altri lo ignoravano. Soltanto un vecchio gentile si prese la briga di spiegargli che la moneta d’oro era troppo preziosa in cambio di un anello. Pur di aiutarlo qualcuno gli offrì una moneta d’argento e un recipiente di rame, ma il giovane aveva istruzioni di non accettare meno di una moneta d'oro e rifiutò le offerte. Dopo aver offerto l’anello a chiunque incontrasse, rimontò a cavallo e riprese la via del ritorno, demoralizzato per il fallimento.
Quanto avrebbe desiderato avere una moneta d’oro per regalarla al maestro e liberarlo dalle sue preoccupazioni, così avrebbe finalmente ottenuto il suo aiuto! Entrò nella stanza. “Maestro” disse “mi dispiace… Non è possibile ricavare quello che chiedi. Magari sarei riuscito ad ottenere due o tre monete d’argento, ma credo di non poter ingannare nessuno riguardo al vero valore dell’anello”.
“Quello che hai detto è molto importante, giovane amico” rispose il maestro sorridendo. “prima dobbiamo conoscere il vero valore dell’anello! Rimonta a cavallo e vai dal gioielliere. Chi lo può sapere meglio di lui? Digli che vorresti vendere l’anello e chiedigli quanto ti darebbe. Ma non importa quanto ti offre, non glielo vendere. E ritorna qui con il mio anello”. Il giovane riprese di nuovo a cavalcare e lo portò dal gioielliere che lo esaminò alla luce della lanterna, lo guardò con la lente, lo soppesò e disse al ragazzo: “dì al maestro, ragazzo, che se vuole vendere oggi stesso l’anello, non posso dargli più di cinquantotto monete d’oro” “Cinquantotto monete?” esclamò il giovane “Sì” rispose il gioielliere. “Lo so che avendo più tempo a disposizione potremmo ricavare circa settanta monete d’oro, ma se ha urgenza di vendere…”. il giovane si precipitò dal maestro emozionato e gli raccontò l’accaduto.
“Siediti” disse il maestro dopo averlo ascoltato. “tu sei come questo anello: un gioiello unico e prezioso. E come tale puoi essere valutato solo da un vero esperto. Perché pretendi che chiunque sia in grado di scoprire il tuo vero valore?”
E così dicendo si infilò di nuovo l’anello al dito"…

da "Lascia che ti racconti" di Jorge Bucay