sabato 26 gennaio 2013

NEL LAGER




.. sentii gridare e vidi Bruna correre verso la rete ad alta tensione. Dall’altra parte il figlio stava a guardarla.
Vieni dalla tua mamma! - gridava Bruna con le braccia tese. - Vieni dalla tua mamma, Pinin! Corri!
Il ragazzo ebbe un attimo di esitazione. Ma la madre seguitò a chiamarlo, e allora si precipitò verso la rete invocando: "Mamma! Mamma!".
Raggiunse i fili, e nell’istante in cui le piccole braccia si saldavano a quelle della madre, ci fu uno scoppiettio di fiamme violette, un ronzio si propagò sui fili violentemente urtati, infine si sparse intorno un acre odore di bruciato...
Prima di allontanarmi mi voltai: Bruna e Pinin erano ancora là strettamente abbracciati e la testa della madre posava su quella del figlio come volesse proteggerne il sonno.
Liana Millu Il fumo di Birkenau

MAI DIMENTICHERO'


“Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo,
 che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini
di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l’eternità il desiderio di vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima,
e i miei sogni, che presero il volto del deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò,
anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai.
(Elie Wiesel, La notte)