domenica 22 novembre 2009

IL MALE DI …vivere

Oggi si cerca di dare spiegazione a tutti i malesseri delle persone, che sono così comuni fin dalla più tenera età e si tende a classificare e spiegarne ogni stato d’animo. Ogni persona è il risultato di un insieme di esperienze che la porta ad assumere atteggiamenti verso la vita e il prossimo. Tutte le problematiche di un individuo sono legate, oltre che ad un’indole personale che lo predispone ad affrontare i vissuti, ad esperienze che ne caratterizzano la personalità.
I malesseri e gli stati di sofferenza più comuni sono provocati da conflitti personali, familiari o lavorativi, situazioni di crisi associate ad elevata sofferenza emotiva (separazioni, lutti..), periodi di grave stress, decisioni difficili. Si manifestano con insonnia, depressione, fobie, ossessioni, attacchi di panico, …
L’ambito dei conflitti sul lavoro è estremamente ampio, e include le situazioni più disparate, dai problemi di inserimento nel gruppo dei colleghi alle difficoltà di gestione delle relazioni fino ad arrivare a situazioni di mobbing che sono le più lesive. Le fobie costituiscono il disturbo d'ansia più comune. Sono paure fuori dall'ordinario, irrazionali, intense e persistenti nei confronti di oggetti o situazioni particolari. I disturbi d’ansia possono compromettere la qualità di vita delle persone che ne sono affette poiché esse vivono in uno stato di tensione continua. Si preoccupano non solo per gli eventi quotidiani della vita, per lo stress a cui sono sottoposti, ma per qualsiasi cosa: i familiari, la salute, la situazione economica, il lavoro, il mondo che li circonda. Le ossessioni sono idee fisse, irrazionali che si presentano ripetutamente nella mente di un individuo.
La naturale conseguenza di molti di questi disturbi è un progressivo isolamento, prima dagli amici, poi dal lavoro, riducendo al minimo le proprie attività.
La famiglia e gli amici devono essere attenti a diventare protagonisti e risorsa dell’individuo sofferente. E’ necessario prevenirne l’isolamento e stimolarlo alla comunicazione e all’apertura verso il mondo esterno.

Nessun commento:

Posta un commento