Comunicare è l’anima della politica, chi non conosce l’arte della comunicazione non può fare politica! La comunicazione politica è, infatti, ritenuta un fattore decisivo nella determinazione dei successi o delle sconfitte elettorali.
Sull’argomento si scrivono libri, si aprono blog, si studia e c’è anche chi di lavoro fa lo SPIN DOCTOR o consulente politico. E’ un professionista che aiuta il politico a comunicare meglio quegli aspetti di se stesso, del suo programma e delle sue realizzazioni politiche, che sono più in sintonia con i suoi elettori. “…. Uno dei compiti fondamentali dello spin doctor è scegliere il giusto mix dei vari mezzi disponibili, in modo che si adattino al meglio alle caratteristiche del politico, del pubblico, del messaggio che si vuole comunicare” spiega Cristian Vaccari, esperto in comunicazione politica che svolge attività di ricerca presso l’Università di Bologna, autore di due volumi sulla tematica, nonché coordinatore, tra l’altro, della comunicazione Internet per la campagna elettorale di Sergio Cofferati a Bologna nel 2004. Informa Vaccari “ … tuttavia, l’esperienza pratica è e sarà sempre fondamentale, per due motivi: primo, le campagne elettorali e la comunicazione politica non seguono sempre regole e schemi precisi, che si possono imparare a tavolino …; secondo, in Italia quella del consulente politico non è una professione riconosciuta e istituzionalizzata, ma è legata alle relazioni che ci si costruisce con partiti e politici, per cui si arriva a fare questo mestiere più accumulando conoscenze, referenze positive e credenziali, che portando a casa un titolo di studio”. Queste figure e tanti mezzi hanno reso i nostri politici tanto bravi che diventano credibili e persuasivi a comunicarci messaggi di ogni tipo, anche contraddittori fra di essi. Non è raro che lo stesso politico passando da una coalizione all’altra riesca a trascinarsi dietro tanti elettori utilizzando molte volte messaggi contraddittori! Conosciamo onorevoli che hanno fatto giri di valzer con Forza Italia, guadagnando cariche importanti, robustamente retribuite, e che gli hanno consentito, in tutte le occasioni e in tutti i comizi, attacchi ai terribili atei, bolscevichi e mangiabambini dei Ds. Mentre da questi ci si attendevano libri di memorie sulle selvagge persecuzioni della sinistra, gli stessi oggi sostengono che per un “mutato quadro politico” e per il bene di chi .... non si capisce bene… sono defluiti nel PD!
Qual è l’oscura ragione per cui questi politici ad un certo momento provano un’irresistibile attrazione per partiti diversi e di cui sono stati avversari?
Sarà un fenomeno come quello dei lemming (una specie di roditori) che migrano spesso?
Il problema è che questa politica (come il tergicristallo: da Destra a sinistra, da Sinistra a Destra…) ultimamente è un po’ diffusa, e purtroppo sono in tanti a praticare la nobile arte della transumanza!!!
Ecco perché sarebbe necessario che fra i politici si ritrovassero ideali e valori, si rivalutasse la questione morale e si ritrovasse interesse per la sorte del paese!
Solo così si potrebbe ritrovare l’ormai perso interesse per la politica!
Sull’argomento si scrivono libri, si aprono blog, si studia e c’è anche chi di lavoro fa lo SPIN DOCTOR o consulente politico. E’ un professionista che aiuta il politico a comunicare meglio quegli aspetti di se stesso, del suo programma e delle sue realizzazioni politiche, che sono più in sintonia con i suoi elettori. “…. Uno dei compiti fondamentali dello spin doctor è scegliere il giusto mix dei vari mezzi disponibili, in modo che si adattino al meglio alle caratteristiche del politico, del pubblico, del messaggio che si vuole comunicare” spiega Cristian Vaccari, esperto in comunicazione politica che svolge attività di ricerca presso l’Università di Bologna, autore di due volumi sulla tematica, nonché coordinatore, tra l’altro, della comunicazione Internet per la campagna elettorale di Sergio Cofferati a Bologna nel 2004. Informa Vaccari “ … tuttavia, l’esperienza pratica è e sarà sempre fondamentale, per due motivi: primo, le campagne elettorali e la comunicazione politica non seguono sempre regole e schemi precisi, che si possono imparare a tavolino …; secondo, in Italia quella del consulente politico non è una professione riconosciuta e istituzionalizzata, ma è legata alle relazioni che ci si costruisce con partiti e politici, per cui si arriva a fare questo mestiere più accumulando conoscenze, referenze positive e credenziali, che portando a casa un titolo di studio”. Queste figure e tanti mezzi hanno reso i nostri politici tanto bravi che diventano credibili e persuasivi a comunicarci messaggi di ogni tipo, anche contraddittori fra di essi. Non è raro che lo stesso politico passando da una coalizione all’altra riesca a trascinarsi dietro tanti elettori utilizzando molte volte messaggi contraddittori! Conosciamo onorevoli che hanno fatto giri di valzer con Forza Italia, guadagnando cariche importanti, robustamente retribuite, e che gli hanno consentito, in tutte le occasioni e in tutti i comizi, attacchi ai terribili atei, bolscevichi e mangiabambini dei Ds. Mentre da questi ci si attendevano libri di memorie sulle selvagge persecuzioni della sinistra, gli stessi oggi sostengono che per un “mutato quadro politico” e per il bene di chi .... non si capisce bene… sono defluiti nel PD!
Qual è l’oscura ragione per cui questi politici ad un certo momento provano un’irresistibile attrazione per partiti diversi e di cui sono stati avversari?
Sarà un fenomeno come quello dei lemming (una specie di roditori) che migrano spesso?
Il problema è che questa politica (come il tergicristallo: da Destra a sinistra, da Sinistra a Destra…) ultimamente è un po’ diffusa, e purtroppo sono in tanti a praticare la nobile arte della transumanza!!!
Ecco perché sarebbe necessario che fra i politici si ritrovassero ideali e valori, si rivalutasse la questione morale e si ritrovasse interesse per la sorte del paese!
Solo così si potrebbe ritrovare l’ormai perso interesse per la politica!
La libbertà de pensiero
Un Gatto bianco, ch'era presidente
der circolo del Libbero Pensiero,
sentì che un Gatto nero,
libbero pensatore come lui,
je faceva la critica
riguardo a la politica
ch'era contraria a li principî sui.
Giacché nun badi a li fattacci tui,
je disse er Gatto bianco inviperito
-rassegnerai le propie dimissione
e uscirai da le file der partito:
ché qui la pôi pensà libberamente
come te pare a te,
ma a condizzione
che t'associ a l'idee der presidente
e a le proposte de la commissione!
È vero, ho torto, ho aggito malamente...
-rispose er Gatto nero.
E pe' restà nel Libbero Pensiero
da quela vorta nun pensò più gnente.
Trilussa
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