venerdì 10 aprile 2009

IL GIORNO DEL DOLORE

Oggi, dopo il terribile terremoto, è il giorno dell’addio alle tante vittime.
E’ tanto il dolore che aleggia nell’aria, lo smarrimento, l’angoscia di chi è sopravvissuto ma che ha lasciato ... la propria vita sotto le macerie. E’ la tragedia della gente abruzzese, ma anche la commozione e il dolore di tutti.
Guardando le macerie di un edificio pieno di giovani che si è sbriciolato, togliendo la vita a tanti studenti, ci si chiede: “Come è potuto accadere?”. Guardando l’ospedale costruito da poco e dichiarato inagibile si resta allibiti per il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza vigenti ormai da tanti anni. E ancora, ci si domanda come mai, in un luogo dove da ben quattro mesi si verificano fenomeni sismici, non siano stati effettuati controlli e verifiche sulla sicurezza degli edifici pubblici!
Ma oggi è giorno di dolore, e anche se i dubbi e i perché sorgono spontanei, bisogna dare spazio al raccoglimento, al silenzio, alla solidarietà e alla preghiera.
Alla preghiera per chi non c’è più, per i loro familiari, per le loro mamme affinchè trovino il coraggio di sopportare il dolore e la forza di continuare a vivere.
Tutti partecipiamo al dolore, rendiamo omaggio e salutiamo le vittime della sciagura. Siamo grati a tutti colori che si sono spesi per soccorrere e salvare vite umane: vigili del fuoco, protezione civile, tutti i corpi dello stato, medici, volontari… e speriamo che accanto a questa bella Italia ci sia una classe di politici e amministratori migliori, che prestino maggiore attenzione alla spesa del denaro pubblico per un’adeguata ricostruzione dei paesi terremotati e per la costruzione di edifici sicuri, al fine di evitare altri giorni del dolore.
San Martino del Carso
Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro

Di tanti
che mi corrispondevano

non è rimasto
neppure tanto

Ma nel cuore
nessuna croce manca

E' il mio cuore
il paese più straziato
Giuseppe Ungaretti

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